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Guida per il primo soccorso ad uccellini in difficoltà

Come comportarsi

Innanzitutto, prima di iniziare col parlarvi di cosa fare quando si trova un uccello ferito o in difficoltà è bene sapere come riconoscere se l'animale ha realmente bisogno dell'aiuto umano.

Se si tratta di un uccello ferito, la cosa migliore da fare dopo averlo soccorso è quella di mettersi il più presto possibile in contatto con qualche ente che potrà dargli le giuste cure.

Può capitare o vi sarà già capitato in primavera passeggiando nel bosco, nel giardino di casa o sul marciapiede di incontrare dei nidiacei (piccoli di uccello). La vostra reazione istintiva potrà essere quella di fermarvi e raccoglierli per dare loro cure, però per quanto lodevole possa essere questo gesto alle volte risulta la cosa peggiore da fare. Gran parte dei nidiacei abbandona spontaneamente il nido quando ancora non sa volare bene e viene seguito in quel periodo dai genitori che continuano ad alimentarli (rondoni esclusi di cui si parla più in basso).

Raccogliere uno di questi nidiacei vuol dire privarlo delle cure dei genitori. Allevandoli poi, si corre il rischio di farli abituare all'uomo e di far perdere loro le capacità di vivere una vita in libertà.

Quindi se il nidiaceo non è in una situazione di reale pericolo (in mezzo alla strada o con rischio di essere mangiato da qualche predatore) è bene non interferire.

Se l'uccello è realmente bisognoso d'aiuto bisogna stare ben attenti a non procurargli shock eccessivi onde evitare infarto, quindi limitare al minimo il maneggiamento. Riponetelo in una scatola di cartone delle adeguate dimensioni sulla quale avete procurato fori per favorire l'aerazione, e sul cui fondo sono stati posizionati fogli di giornale. E' bene non utilizzare gabbie o trasportini, ed evitare troppi spostamenti, luoghi rumorosi e contatto con la gente. Evitare anche di mettere nella scatola alimenti o acqua per evitare che l'uccello si sporchi infettando eventuali ferite.

Alimentazione

Per quanto riguarda l'alimentazione, allevare e svezzare un nidiaceo è impresa non facile, per farlo bisogna avere tanta pazienza, buona volontà e molta premura per nutrirlo correttamente.

Per prima cosa dovete ricordare che un uccello denutrito sarà senz'altro anche disidratato, provvedete quindi a preparare una soluzione isotonica sciogliendo in un litro d'acqua calda un cucchiaio di zucchero ed uno di sale fine. Somministrate poi questo liquido mediante una siringa senz'ago, inserendola nella parte laterale del becco lasciando cadere alcune gocce, somministrateglielo 3 volte al giorno. Evitate la somministrazione di latte che risulta per loro indigesto.

I nidiacei difficilmente aprono il becco da soli, perciò dovrete provvedere voi, per farlo dovrete tirare la pelle sotto al becco e sopra al becco, e una volta aperto inserite la carne o la camola. Per nutrirli si può utilizzare anche una siringa senz'ago o una pinzetta con punte arrotondate.

Per quanto riguarda l'alimentazione dei passeriformi (es. allodole, pettirossi, merli) si dovrebbe provare con pastone per insettivori composto da omogeneizzato di carne reso fluido dall'aggiunta di acqua calda. Per uccelli più grossi vanno bene anche pezzetti di carne cruda, larve di mosca e camole del miele o della farina reperibili nei negozi di caccia e pesca.

Per quanto riguarda l'alimentazione dei granivori (es. passeri, fringuelli, cardellini) provvedete con un pastone composto da: 2 cucchiai di farina gialla, 1 cucchiaio di pastone all'uovo per canarini, 1 cucchiaino di farina bianca, 2 cucchiaini di omogeneizzato di carne/verdura e acqua calda quanto basta per rendere il tutto fluido.

Il nutrimento ideale per rondini, rondoni e balestrucci è costituito da camole, reperibili in negozi di caccia e pesca. Tali larve sono molto sostanziose e contengono il quantitativo energetico di cui questi uccelli hanno bisogno. Somministratene, se rondoni 3 o 4 ogni 5 o 6 ore, a rondini o balestrucci ne basta 1 ogni 3 ore, ma va spezzata. Se non riuscite a reperire delle camole è possibile usare anche piccoli pezzi di carne macinata cruda, vanno bagnati prima di essere imbeccati. E' possibile usare anche il rosso di un uovo sodo mischiato ad un pò d'acqua con l'aggiunta di un pò di sale e di zucchero.

I rondoni

rondone

I rondoni sono una specie di uccello particolare, una volta in volo non si posano mai a terra perché non sarebbe capace di spiccare poi in volo. A causa di questa caratteristica un genitore di rondone è impossibilitato a nutrire i propri piccoli se questi cadono dal nido precocemente, senza aver imparato a volare, e in questo caso c'è bisogno dell'aiuto dell'uomo.

Il rondone è un uccello simile alla rondine, di colore marrone nerastro, è lungo circa 16 cm ed ha ali molto lunghe a forma di falce.

Sistemate il piccolo rondone in un sottovaso foderato con stracci, e di dimensioni sufficienti a non far rovinare le ali, fate attenzione a non lasciare filamenti che risultano pericolosi per il piccolo. Mettete poi il tutto in una scatola di scarpe col fondo rivestito di carta in un luogo a temperatura di circa 25°-30°C.

Alimentazione

I rondoni sono uccelli insettivori ed il loro nutrimento sono gli insetti che volano nei cieli che raccolgono volando, spalancando il becco. Per nutrire il piccolo dovrete aprirgli delicatamente il becco ed introdurvi del cibo, in alcuni casi può capitare che il piccolo possa aprire il becco spontaneamente alla vista del cibo.

L'alimentazione dei piccoli consiste in 12 camole della farina o del miele che troverete in negozi di caccia e pesca, date al piccolo almeno 4 pasti al giorno e somministrategli anche qualche goccia d'acqua al giorno con un contagocce.

I piccoli di rondone saranno pronti alla liberazione solo quando il loro piumaggio sarà completo e le ali chiuse supereranno la coda di circa due centimetri. Prima di liberarli esercitate a battere le ali per far sviluppare i loro muscoli, per farlo vi basterà tenerli fermi per le zampe prendendole tra due dita, tenendo il dorso della mano verso l'alto. Poi abbassate non bruscamente in modo da fargli battere le ali.

La liberazione dovrà avvenire da una posizione alta o da un prato abbastanza ampio, in una mattina di sole e priva di vento, preferibilmente dove volano altri rondoni. E' possibile che occorrano diversi tentativi, e possono occorrere diversi giorni di allenamento.